Cosa bisogno fare per rinnovare il passaporto scaduto? Vediamo qual è la procedura prevista per l’Italia e i documenti necessari.
Il passaporto scaduto è una bella rogna da risolvere, specialmente quando ci si accorge della cosa a pochi giorni da un viaggio. Pertanto, è sempre consigliato controllare il documento con largo anticipo, in modo da non dover rinunciare alla partenza. Vediamo la procedura prevista dall’Italia per rifare il passaporto e la documentazione necessaria.
Passaporto scaduto: cosa fare?
Dal 2006 non è più possibile rinnovare il passaporto. Con l’uscita del passaporto elettronico, infatti, i cittadini italiani che hanno il documento scaduto devono necessariamente chiederne uno nuovo. Pertanto, bisogna ripetere la procedura da capo. Innanzitutto si deve prendere un appuntamento sul sito che la questura ha dedicato ai passaporti e stampare il relativo modulo. Dopo di che, nel giorno stabilito, si deve andare nell’ufficio preposto con la seguente documentazione:
- modulo stampato per la richiesta del passaporto;
- documento di riconoscimento valido (carta d’identità o patente firmata) e una sua fotocopia;
- due foto formato tessera recenti;
- passaporto in scadenza o scaduto. In caso di documento smarrito o rubato è necessario portare con sé la relativa denuncia;
- ricevuta del bollettino pagato presso le Poste Italiane pari a 42,50 euro;
- marca da bollo da 73,50 euro.
Se avete rifare il passaporto dei vostri figli e gli stessi sono minorenni è necessaria, oltre alla documentazione esposta sopra, anche l’autorizzazione di entrambi i genitori.
Rinnovo passaporto prima della scadenza: raccomandazione da tenere a mente
Per quel che riguarda la scadenza del passaporto c’è un’altra informazione importante da tenere bene a mente. Negli ultimi sei mesi di validità del passaporto, non è concessa la libera circolazione in altri Paesi. Pertanto, il documento va necessariamente rinnovato prima di questo periodo. Generalmente, le questure impiegano circa dieci giorni per emettere un nuovo passaporto, mentre gli altri uffici, postali o comunali, potrebbero metterci anche venti giorni.